In
questo primo post credo sia importante segnalare alcuni testi in italiano che
possano introdurre all'antropologia forense. I libri in italiano sono davvero
pochi, mentre in inglese sono decisamente più numerosi, anche e soprattutto per
il fatto che all'antropologia forense viene data molta più importanza nei paesi
anglosassoni. Per quel che riguarda gli articoli ci sono fortunatamente diversi
ricercatori italiani che pubblicano su riviste scientifiche, ma il più delle
volte si tratta di journals internazionali quindi molto spesso gli articoli
sono in inglese.
Per un primo approccio all'antropologia forense, gli unici testi disponibili in
italiano (perlomeno quelli che io conosco!) sono i seguenti:
- Gian Luca Marella, "Elementi di antropologia forense. Dalle indagini di sopralluogo agli accertamenti di laboratorio", CEDAM 2003. Nel libro si spiegano l'analisi dei resti ossei in ambito forense, dal sopralluogo al laboratorio, e le tecniche per stabilire l'epoca della morte e l'identità delle vittime. Gian Luca Marella è docente di medicina legale presso l'Università di Roma "Tor Vergata".
Quasi
tutti i libri di Cristina Cattaneo. La Dott.ssa Cattaneo è l'antropologa
forense in assoluto più conosciuta in Italia e gode di fama internazionale
(date un'occhiata al suo curriculum disponibile online e capirete perché). E'
direttrice del LABANOF (Laboratorio di Antropologia e Odontologia
Forense), e Professore Associato di Medicina Legale presso l'Università di
Milano. I libri più strettamente associati all'antropologia forense sono:
- "Antropologia
e odontologia forense. Guida allo studio dei resti umani. Testo atlante",
Monduzzi 2004. Anche questo volume mostra il processo analitico dei resti ossei
dal ritrovamento al riconoscimento, con un capitolo dedicato ai disastri di
massa. Il coautore è il Dott. Marco Grandi, Professore Ordinario di
Medicina Legale e Deontologia presso l'Università di Milano, e membro del
LABANOF;
-
"Morti senza nome", Mondadori 2006. E' una raccolta di dieci casi di
riconoscimento delle vittime risolti, tutti tristemente famosi nella cronaca
nera italiana, come la vicenda delle bestie di Satana e gli omicidi di stampo
mafioso;
-
"Turno di notte. Indagini, sfide e paure di una patologa forense",
Mondadori 2009. E' un libro più personale, dove i crimini, gli incidenti e gli
omicidi trattati personalmente dall'autrice sono accomunati dal fatto di essere
avvenuti durante la notte;
- "Certezze
provvisorie: il vero volto delle scienze investigative forensi",
Mondadori, 2010. Anche qui si parla di una serie di casi che l'autrice ha
affrontato. La nota positiva è che nel libro si mostrano le difficoltà che
nell'antropologia così come nelle scienze forensi in generale si possono
incontrare durante l'iter analitico, ovvero i limiti che a volte l'approccio
scientifico alle indagini giudiziarie può avere. Un testo fondamentale per i
non specialisti e per il pubblico di quelle serie televisive come CSI (che io
ADORO, per carità) dove i casi vengono risolti in qualche ora e con certezze
assolute, cosa che non corrisponde al vero;
- "Antropologia", CUEM 2013. Manuale basico per un approccio iniziale all'antropologia fisica/forense.
Buona lettura!
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